Recentemente è emerso dai giornali locali una situazione di disagio per alcune imprese di pompe funebri dell’area udinese, a causa dei lunghi tempi di attesa per accedere alle are crematorie della Regione. Questa situazione ha comportato per alcuni operatori, sprovvisti di adeguati impianti, la necessità di lasciare le bare nelle celle mortuarie dei cimiteri.

La polemica non coinvolge la struttura di Eredi Querin, Casa Funeraria di San Vito al Tagliamento (PN), che mette a disposizione dei clienti senza costi aggiuntivi la propria struttura, perfettamente attrezzata per la conservazione delle salme, anche per lunghi periodi in base alle liste d’attesa per le are.

Come ha dichiarato Papa Francesco qualche mese fa, la cremazione non è contraria alla fede e quindi non è vietata dalla religione cristiana, purché praticata dopo la celebrazione delle esequie e con la supervisione pastorale.

Ivano Querin ha anche dichiarato che “la questione è soltanto momentanea, i tempi delle are sono aumentati per fattori contingenti e sono destinati a rientrare nella normalità entro un mese e mezzo, ampiamente prima dell’estate”.